Simulazione di un processo civile
Fumus boni iuris e periculum in mora: La tutela cautelare osservata in un processo simulato di procedura civile
A cura di Noelle Campani e Nicole Bovini, Stellvertreterin der italienischen Delegation.
Nel corso del secondo semestre dell’A.A. 2023/2024, il D.I.R. e.V., in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, ha dato la possibilità agli studenti del nostro corso di laurea del primo e secondo anno di partecipare ad un processo simulato di procedura civile. Il tema centrale era la tutela cautelare e, in particolare, i suoi requisiti.
Il progetto è stato proposto alla Italianische Delegation dalla Professoressa Nicole Lazzerini, la quale ha permesso ai nostri studenti di assistere all’iniziativa della Professoressa Ilaria Pagni. La Prof.ssa, infatti, ha consentito di prendere parte ad un processo simulato da studenti dell'ultimo anno del corso di laurea di giurisprudenza, nell’ambito delle cliniche legali proposte dall’Università degli Studi di Firenze. Con l’aiuto della Dott.ssa Lucilla Galanti e della Prof.ssa Beatrice Ficcarelli (Prof.ssa di procedura civile del corso di laurea di giurisprudenza italo-tedesca), la Prof.ssa Ilaria Pagni ha predisposto due incontri preparatori, nei quali si è analizzata la traccia del processo e si sono formate le rispettive squadre. Queste sono state suddivise in quattro parti, tutte guidate da avvocati professionisti.
Il caso si occupa di una notissima influencer Sofia Bassino che promuove con il proprio marchio un tessuto prodotto dalla Magna s.r.l, descrivendone ed elogiandone le politiche green e rispettose dell'ambiente.
L'influencer, come richiesto da contratto, evidenzia le particolarità di un tessuto e il costo di esso. Questo tessuto, denominato Eco fiber, ottiene grandissimo successo grazie alla pubblicità di Sofia Bassino, tanto che verrà utilizzato per la realizzazione di una nuova macchina eco sostenibile da parte della Beta Giulietta. Quest'ultima romperà di conseguenza il sodalizio con la Fogliex s.p.a che pure realizza tessuti ecosostenibili. Per effetto di questa nuova collaborazione, la Fogliex perde gran parte dei suoi principali clienti.
La Fogliex decide dunque di proporre, in vista di un'azione di risarcimento del danno nei confronti di Magna s.r.l per concorrenza sleale, una domanda cautelare per impedire la promozione del tessuto attraverso la diffusione di messaggi ingannevoli, per ordinare a Magna di inviare ai propri clienti una comunicazione informativa circa l’illiceità dei messaggi, e per ottenere gli ulteriori provvedimenti che i legali reputano opportuni per eliminare gli effetti della campagna pubblicitaria. La domanda cautelare viene proposta di fronte al Tribunale di Firenze e la Magna chiama in causa l'influencer.
In occasione del festival della filosofia, Sofia Bassino viene invitata per promuovere dei podcast immaginati per diffondere tra i giovani il pensiero degli antichi filosofi. Sofia Bassino in un successivo video su Instagram si presenta in tuta da pugile col logo proprio e quello della Magna e prende a pugni un Platone realizzato con l'intelligenza artificiale.
Il video diventa virale ed è ripreso anche dai telegiornali delle principali reti televisive. La Professoressa di filosofia di una classe di studenti di un liceo classico in provincia di Firenze, Alda Taranto decide che l'influencer ha passato il segno dato che ha irriso alla figura e al pensiero del filosofo Platone. Ritiene, inoltre, che nelle successive lezioni di filosofia Sofia Bassino abbia banalizzato e distorto il pensiero di troppi filosofi.
Decide, quindi, insieme ai suoi studenti di agire in giudizio e, appreso della pendenza del procedimento davanti al tribunale di Firenze, la classe e la professoressa intervengono nel giudizio e propongono la propria domanda cautelare.
Il processo si è tenuto nell’Aula Bunker del Tribunale di Firenze in data 22 maggio 2024 davanti ad un giudice monocratico, trattandosi di un provvedimento cautelare. Come si può ben notare, si tratta di un processo con pluralità di parti. Il primo punto di diritto è stato quella della competenza del giudice e, in particolare, se del Tribunale di Firenze o del Tribunale di Milano, luogo dell’accaduto (art. 20 c.p.c.). Successivamente, si è passati al punto forse più importante, che è quello della tutela cautelare.
La tutela cautelare è un meccanismo legale che permette di adottare provvedimenti provvisori e urgenti al fine di prevenire un danno irreparabile alle ragioni del ricorrente durante il corso di un processo. Durante la simulazione le parti hanno discusso se i requisiti per la tutela cautelare, fumus boni iuris e periculum in mora, sussistessero o meno (art. 700 c.p.c.). Secondo la parte resistente (Magna s.r.l.), il presupposto per il fumus boni iuris non sussiste poiché non si trattava di pubblicità ingannevole illecita, bensì di un dolus bonus. Per quanto riguarda, invece, il periculum in mora non sussiste poiché il procedimento è stato instaurato quasi un anno dopo la campagna pubblicitaria.
Dall’altra parte, all’influencer, viene chiesta l’imputazione della sua responsabilità per il danno all’immagine di Magna s.r.l. Per quanto riguarda la chiamata in causa della Prof.ssa Taranto, invece, la particolarità riguardava il fatto che si trattasse di un diritto di natura non patrimoniale.
In conclusione, trattandosi di un provvedimento di condanna, il giudice ha di buon grado accolto il pagamento della misura coercitiva da parte di Magna s.r.l. e comminato delle astreintes, previste dalla normativa speciale di tutela del marchio e del brevetto, nonostante la competenza fosse del tribunale ordinario, e non del tribunale delle imprese.
L’esperienza ha sicuramente arricchito il percorso formativo degli studenti, i quali hanno potuto vedere trasposti nella pratica i temi trattati a lezione e ne hanno anche tratto ispirazione, sentendosi immedesimati negli studenti che hanno dibattuto in questa grande aula del Tribunale.